
Lucia Parafati
Temi di ricerca
Temi di ricerca maggiormente affrontati
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Valorizzazione e riutilizzo di sottoprodotti agroalimentari per la produzione di ingredienti funzionali.
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Estrazione e caratterizzazione di composti bioattivi (polifenoli, pigmenti, fibre).
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Induzione e applicazione di enzimi in lieviti selezionati per migliorare le caratteristiche degli alimenti.
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Sviluppo e ottimizzazione di bioprocessi innovativi per la produzione sostenibile di alimenti, ingredienti e molecole bioattive.
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Sviluppo di strategie innovative per il miglioramento qualitativo e la shelf life degli alimenti.
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Innovazioni nel settore enologico per la riduzione o sostituzione dell’anidride solforosa.
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Sviluppo di strategie innovative nel settore enologico per: Ridurre o sostituire l’uso di anidride solforosa; Migliorare la stabilità e la qualità del vino; Promuovere processi produttivi più sostenibili tramite agenti antimicrobici e antiossidanti naturali.
La Dott.ssa Lucia Parafati vincitrice del bando PON RICERCA e INNOVAZIONE (DM n. 1062/2021) è attualmente ricercatore a tempo determinato di tipo A (art. 24 comma 3 a), lg. 240/10) SSD AGRI-07/A – Scienze e Tecnologie Alimentari, presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università degli Studi di Catania, nell’ambito del progetto dal titolo “Impiego di enzimi immobilizzati ottenuti da microrganismi selezionati, in sostituzione dell’anidride solforosa, per la gestione delle fermentazioni spontanee indotte da lieviti apiculati”.
Gli inizi della sua attività di ricerca risalgono al 2011, quando grazie al programma “Erasmus project” La Dott.ssa Parafati ha svolto attività di ricerca in collaborazione con il laboratorio di microbiologia e dietistica dell'Università di Praga “Czech University of Life Science” (Repubblica Ceca) laureandosi in seguito presso l’Università degli studi di Catania, Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente con tesi sperimentale dal titolo: “Validazione del terreno selettivo Mupirocin Mucin Agar per l’isolamento di Bifidobacterium bifidum”. Nel 2013, la Dott.ssa Parafati inizia il Dottorato di Ricerca Internazionale in “Tecnologie Fitosanitarie e Difesa degli Agroecosistemi” e ha condotto ricerche sull’impiego di agenti di biocontrollo (BCA), come soluzione alternativa all’utilizzo di fungicidi e di sostanze chimiche potenzialmente pericolose, al fine di migliorare la qualità e la sicurezza degli alimenti in post-raccolta. Durante il periodo del dottorato, la Dott.ssa Parafati ha inoltre, svolto attività di ricerca in qualità di “visiting PhD student”, presso l ‘USDA, Appalachian Fruit Research, Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti, Kearneysville, WV, (U.S.), dove sotto la guida del Prof. Michael Wisniewski ha utilizzato tecniche di RT-q PCR, al fine di valutare l’espressione genica del ceppo di lievito W. anomalus BS91, produttore di glucanasi, enzima con importante attività di biocontrollo nei confronti di funghi fitopatogeni responsabili di ingenti perdite di derrate vegetali durante la conservazione in post raccolta.
La Dott.ssa Parafati ha svolto attività scientifica in merito alla caratterizzazione di estratti vegetali, ottenuti da sottoprodotti dell'industria alimentare, per il loro contenuto in polifenoli totali, attività antiossidante, attività antimicrobica ed attività inibitoria su enzimi con importante attività metabolica. Inoltre, ha focalizzato le sue ricerche nell’analizzare le caratteristiche antimicrobiche e funzionali di nuovi ingredienti derivanti da sottoprodotti dell’industria alimentare.
La Dott.ssa Parafati si è occupata, insieme alla Prof.ssa Palmeri, della progettazione e realizzazione di diverse attività di ricerca riguardanti l’utilizzo dei sottoprodotti dell’industria di trasformazione dei fichi d’india “Agostani”. Tali frutti, altamente diffusi in Sicilia, non vengono utilizzati per il consumo diretto per via della piccola pezzatura e dell’alto contenuto in semi; a questi vengono infatti, preferiti i frutti “Bastardoni” derivanti dall’induzione nella pianta di una seconda fioritura. Un lavoro di ricerca condotto al fine di valutare i semilavorati di frutti di fico d’india ha evidenziato come, sebbene considerati un sottoprodotto, i frutti “Agostani” presentano un’elevata attività antiossidante ed un alto contenuto in composti bioattivi in confronto ai frutti “Bastardoni”.
Oggi, inoltre, l’attività di ricerca è finalizzata alla messa a punto di tecniche innovative attraverso sistemi enzimatici nei mosti e/o nei vini per l’ottimizzazione del processo produttivo dei vini senza solfiti.
Ultimo aggiornamento: 21/07/2025