COLTURE FORAGGERE

Anno accademico 2024/2025 - Docente: GIORGIO TESTA

Risultati di apprendimento attesi

Il corso sviluppa un percorso formativo in grado di fornire agli studenti competenze e capacità applicative sulle colture destinate in tutto o in parte all’alimentazione degli animali domestici e sulle relative tecniche colturali nei vari contesti pedo-climatici, con particolare riferimento all’ambiente caldo-arido. Le competenze acquisite permetteranno di riconoscere, coltivare e utilizzare le specie foraggere, migliorare il grado di autosufficienza aziendale e la qualità della produzione foraggera tenuto conto degli aspetti sociali, economici e culturali nei quali si opera e dei vincoli ambientali e paesaggistici esistenti.

In particolare, a conclusione del corso, gli studenti saranno in grado di:

i)                    le conoscenze e le capacità di comprensione delle basi della gestione dei sistemi foraggeri mediterranei, con particolare alla scelta delle specie, alle tecniche colturali finalizzate alla ottimizzazione della performance produttiva e della qualità delle risorse foraggere;

ii)                   applicare le conoscenze e le capacità di comprensione con approccio professionale, e possedere adeguate competenze per ideare e sostenere argomentazioni finalizzate alla risoluzione di problematiche relative alla gestione razionale delle risorse foraggere in ambiente mediterraneo;

iii)                 raccogliere e interpretare dati e informazioni finalizzati ad analizzare autonomamente i processi produttivi e gli effetti delle tecniche agronomiche applicate ai sistemi foraggeri, valutandone criticamente la sostenibilità e le conseguenze scientifiche ed etiche.

iv)                 comunicare a specialisti e non, le informazioni, le idee, i problemi e le soluzioni relativi ad argomenti d’interesse agronomico.

v)                   sviluppare, con specifico riferimento ai contenuti della disciplina, capacità di apprendimento che consentano loro la prosecuzione degli studi universitari nei cicli successivi con un alto grado di autonomia.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

L'insegnamento verrà svolto secondo le seguenti modalità:

  • Lezioni frontali
  • Lezioni partecipate
  • Lezioni cooperative
  • Analisi di casi studio

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.

A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.

E' possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof.ssa Anna De Angelis.

Prerequisiti richiesti

Conoscenze di 'Agronomia' e 'Botanica'.

Frequenza lezioni

La frequenza del corso non è obbligatoria ma è consigliata.

Contenuti del corso

  1. Introduzione al corso: definizioni, cenni storici, importanza ecologica e ambientale, clima e colture foraggere.
  2. Classificazione agronomica delle colture foraggere.
  3. Importanza economica delle colture foraggere nel mondo, in Italia, in Sicilia.
  4. Foraggere temporanee
    1. Erbai autunno-primaverili: le principali specie graminacee, leguminose, crucifere, altre; caratteri botanici e biologia, esigenze, tecnica culturale, produzione e qualità; erbai monofiti e polifiti.
    2. Erbai primaverili-estivi: le principali specie graminacee, leguminose, crucifere, altre; caratteri botanici e biologia, esigenze, tecnica culturale, produzione e qualità; erbai monofiti e polifiti.
    3. Erbai estivi: specie, modalità di utilizzazione, tecnica colturale, produzione e qualità.
    4. Prati avvicendati: evoluzione storica, principali specie graminacee e leguminose, caratteri botanici e biologia, esigenze, tecnica culturale, produzione e qualità.
  5. Foraggere permanenti
    1. Prati naturali (pascoli): definizione e funzioni; i pascoli nel mondo e nell’ambiente mediterraneo, composizione floristica, metodi di analisi della vegetazione pastorale, produttività dei pascoli: metodi diretti e modelli di simulazione, qualità del foraggio, tecniche agronomiche di miglioramento del pascolo.
    2. Prati artificiali
  6. Il sistema foraggero: metodi di studio.
  7. Casi studio di sistemi foraggeri mediterranei.

Testi di riferimento

  1. BALDONI R., GIARDINI L., 2002. Coltivazioni erbacee – Foraggere e tappeti erbosi. Patron, Bologna. DISPA – Le colture da energia di possibile coltivazione in Italia (a cura dei docenti della sezione di Scienze Agronomiche). 
  2. BERTONI G., RONCHI B., BERNABUCCI U., 1991. Valorizzazione dei foraggi prativi in relazione alle tipologie di allevamento. Rivista di Agronomia, 25, 2, 127-147. 
  3. CASSANITI S., COSENTINO S., COPANI V., RIGGI E., 2002. Disponibilità di risorse foraggere e movimenti zonali degli animali in allevamento nell’area dei Monti Nebrodi. Giornata di Studio su “La Transumanza: tecnica antica e tecnologie moderne”, Firenze, 27 settembre 2001. Atti Accademia dei Georgofili, XLVIII, 573-608. 
  4. CAVALLERO A., CIOTTI, A., 1991. Aspetti agronomici dell’utilizzazione dei prati e dei pascoli. Rivista di Agronomia, 25, 2, 81-126. 
  5. CERETI F. C., TALAMUCCI P., 1991. Possibilità di studio e di organizzazione del sistema foraggero prato-pascolivo. Rivista di Agronomia, 25, 2, 148-169. 
  6. COSENTINO S, CASSANITI S., COPANI V, CORLETO A, ZILIOTTO U., 2003. Ruolo agronomico delle leguminose foraggere. Rivista di Agronomia 37: 79-88. 
  7. TALAMUCCI P., 1997. Combinazione delle risorse pascolive nei sistemi foraggeri e loro ruolo nei sistemi multiuso. Rivista di Agronomia, 31, 1, 107-107. 
  8. Appunti del docente.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Introduzione al corso: definizioni, cenni storici, importanza ecologica e ambientale, clima e colture foraggereAppunti del docente
2Classificazione agronomica delle colture foraggere; la produzione foraggera nel mondo, in Italia e in Sicilia.Appunti del docente
3Erbai autunno-primaverili di graminacee, di leguminose, di crucifere, miscugli.Testo di riferimento n. 1, capitolo n. 2, pagine 33-65
4I trifogli e le mediche annuali dei riposi pascolativi mediterranei.Appunti del docente
5Erbai primaverili-estivi ed estivi di graminacee, di leguminose, miscugli.Testo di riferimento n. 1, capitolo n. 2, pagine 66-81
6Prati avvicendati di leguminose: importanza agronomica ed ecologica, evoluzione storica.Testi di riferimento n. 4 e 6
7Prati avvicendati di leguminose: diffusione ed inquadramento sistematico; principali specie e varietà; tecnica colturale; consociazioni ed associazioni prative.Testo di riferimento n. 1, capitoli n.3, 4, 5, 6, 8, 9,10, 11; pagine 83-177
8Prati avvicendati di graminacee: - diffusione ed inquadramento sistematico - caratteristiche generali - principali specie e varietà - Consociazioni ed associazioni prative.Testo di riferimento n.1, capitoli n. 13 e 14; pagine 181-237
9Le popolazioni mediterranee di Dactylis glomerata L. .Appunti del docente
10Pascoli: definizione e inquadramento; l'ecosistema cotico erboso; la valutazione dei pascoli, metodi di analisi; la vegetazione pastorale ed i metodi di studio; tipologie di vegetazione pastorale .Testo di riferimento n. 1, capitolo n. 15, paragrafi 1, 2, 3, 4; pagine 239-273
11Pascoli: produzione, utilizzazione, miglioramento, organizzazione del'attività pastorale.Testo di riferimento n. 1; capitolo n.15, paragrafi 5, 6,7, 8; pagine 274-293
12Il sistema foraggero: metodi di studio.Appunti del docente e testi di riferimento n. 5
13Casi studio di sistemi foraggeri mediterranei.Appunti del docente

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento avviene attraverso colloquio orale. La valutazione della preparazione dello studente avverrà sulla base dei seguenti criteri: capacità di apprendimento e livello di approfondimento degli argomenti trattati, proprietà di sintesi e esposizione, e capacità di ragionamento dello studente.

La votazione segue il seguente schema:

Non idoneo

Conoscenza e comprensione argomento: Importanti carenze. Significative imprecisioni

Capacità di analisi e sintesi: Irrilevanti. Frequenti generalizzazioni. Incapacità di sintesi

Utilizzo di referenze: Completamente inappropriato

18-20

Conoscenza e comprensione argomento: A livello soglia. Imperfezioni evidenti

Capacità di analisi e sintesi: Capacità appena sufficienti

Utilizzo di referenze: Appena appropriato

21-23

Conoscenza e comprensione argomento: Conoscenza routinaria Capacità di analisi e sintesi: E’ in grado di analisi e sintesi corrette. Argomenta in modo logico e coerente

Utilizzo di referenze: Utilizza le referenze standard

24-26

Conoscenza e comprensione argomento: Conoscenza buona

Capacità di analisi e sintesi: Ha capacità di analisi e di sintesi buone. Gli argomenti sono espressi coerentemente

Utilizzo di referenze: Utilizza le referenze standard

27-29

Conoscenza e comprensione argomento: Conoscenza più che buona

Capacità di analisi e sintesi: Ha notevoli capacità di analisi e di sintesi

Utilizzo di referenze: Ha approfondito gli argomenti

30-30L

Conoscenza e comprensione argomento: Conoscenza ottima

Capacità di analisi e sintesi: Ha notevoli capacità di analisi e di sintesi.

Utilizzo di referenze: Importanti approfondimenti.

La verifica dell'apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Classificazione delle colture foraggere.

Superfici e produzione delle colture foraggere in Italia e in Sicilia.

Descrizione, biologia, adattamento e tecniche di coltivazione di una specie foraggera da erbaio e da prato avvicendato.

I pascoli: tipologie, metodologie di rilevamento della vegetazione pastorale e della produzione.

Tecniche di miglioramento della produzione e della qualità del pascolo.